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MUSEO RUTTAR

Preziosa collezione di oggettistica di ogni tipo, raffigurante gli usi ed i costumi della società rurale delle Valli del Natisone di inizio secolo. Imperdibile.
La collezione, che nasce dalla passione e dall’attenzione alle tradizioni e alla storia locale di Mario Ruttar e di sua moglie è contenuta, seguendo un attento allestimento, in tre ambienti. Un gran numero di strumenti e attrezzi documentano i lavori di coltivazione, l’attività d’allevamento, quella di conduzione della casa e testimoniano la storia d’emigrazione che interessò queste terre.
Le attività agricole davano un limitato numero di frutti e parte dell’economia familiare si basava anche sulla raccolta di noci,nocciole e castagne.
I prodotti della terra e dell’allevamento erano portati ai mercati di città con gerle e, nel caso dei vitelli, con particolare spalliere di cui un esempio è presente nella collezione.
Il lavoro quotidiano è documentato dagli strumenti per la fienagione, il disboscamento, l’allevamento, la produzione di burro e formaggi. Numerosi sono gli oggetti legati all’ambito domestico ed è stata ricostruita una camera matrimoniale con mobili di inizi Novecento.
Non solo gli utensili per la casa e i campi descrivono la vita di un tempo; nella terza sala troviamo gli attrezzi tradizionali del lavoro del falegname e antiche serrature con chiavi di produzione artigianale. In una vetrina ci sono attrezzi e capi d’abbigliamento riportati in patria dai minatori emigrati in Belgio.
C’è inoltre una raccolta di oggetti votivi, piccole statue che testimoniano della religiosità popolare e fotografie delle famiglie del luogo.
Curiose e pregevolmente intrecciate sono poi le enormi maschere utilizzate ancor oggi per festeggiare il tradizionale Carnevale.